L’intervento dell’osteopata intende favorire una più completa e attiva partecipazione dell’individuo alla vita sociale in termini qualitativi e produttivi, finalizzando le sue prestazioni alla prevenzione delle inabilità o disabilità in aree di particolare interesse socio-sanitario quali quella evolutiva, della terza età e dell’handicap.
L’Osteopata esercita la sua attività avendo un rapporto diretto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni somatiche presenti: elabora, definisce e realizza, anche in equipe multidisciplinare, il programma di intervento finalizzato all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del paziente mediante un’attività incentrata sull’analisi approfondita degli atteggiamenti posturali viziati, delle disarmonie somatiche morfo-volumetriche e delle incongruenze funzionali che, in termini diretti o adattativo-riflesse, condizionano asinergie meccaniche e stress strutturali.
Nella sua attività utilizza esclusivamente terapie manuali. L’Osteopata, tramite l’utilizzo esclusivo delle mani, analizza, nel pieno rispetto di conoscenze anatomo-meccaniche e mediante specifiche e proprie valutazioni palpatorie non invasive, la qualità del movimento, intesa come mobilità complessiva del corpo e mobilità specifica delle sue singole parti, particolarmente quella delle componenti muscolo-fasciali dello scheletro assile.
Individua le condizioni nelle quali si evincono particolari restrizioni dei movimenti fisiologici e, avvalendosi di propri e caratteristici trattamenti manuali oltre che di una sua metodologia, pianifica ed attua un percorso di trattamento mirato al loro sostanziale ripristino in un’ottica di riequilibrio funzionale e non solo sintomatico dei disturbi della persona.