touch

Il tatto è sempre stato considerato un potente canale di comunicazione che gioca un ruolo chiave nel governare il nostro benessere emotivo e la percezione di sé.

Diversi studi hanno dimostrato che la stimolazione delle fibre afferenti tattili C attiva specifiche aree cerebrali e che il modello di attivazione è influenzato dall’attenzione del soggetto. Tuttavia, nessuna ricerca ha studiato come lo stato cognitivo di chi sta somministrando il tocco produca cambiamenti nella connettività funzionale cerebrale dei soggetti toccati.

Uno studio di risonanza magnetica funzionale (fMRI) ha analizzato la connettività cerebrale mentre i soggetti ricevevano un tocco statico da un operatore impegnato in un’altra attenzione tattile o in un compito di attenzione uditivo.

Nel complesso, i risultati di questo studio hanno dimostrato che se un particolare stato cognitivo dell’operatore è sostenuto nel tempo, è in grado di provocare effetti significativi sui modelli di connettività funzionale dei soggetti che coinvolgono aree corticali che elaborano il valore interocettivo e di attenzione del tatto.

BIBLIOGRAFIA:

Francesco Cerritelli, Piero Chiacchiaretta, Francesco Gambi, Antonio Ferretti “Effect of Continuous Touch on Brain Functional Connectivity Is Modified by the Operator’s Tactile Attention” – Frontiers in Human Neuroscience 2017 Jul 20;11:368.doi: 10.3389/fnhum.2017.00368. eCollection 2017.

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