La terapia ortesica plantare risulta essere una delle strategie più frequentemente utilizzate, soprattutto negli sportivi, come mezzo di prevenzione delle lesioni, in particolar modo agli arti inferiori. Ma qual è il tipo di ortesi plantare (o più semplicemente plantare) più idoneo? Cominciamo con il descrivere brevemente di che cosa stiamo parlando.
Che cos’è un plantare?
È un dispositivo medico terapeutico da inserire nelle calzature, prescritto da un medico specialista il quale, dopo attenta valutazione clinica, sceglie ed indica al paziente questo tipo di terapia per risolvere la sua problematica.
Come funziona un plantare e qual è la sua azione?
Senza entrare troppo nello specifico, un plantare ha come risultato finale quello di modificare il modo in cui il piede appoggia al suolo, cambiandone la distribuzione dei carichi e delle forze che agiscono su di esso e conseguentemente modificare la postura ed il ciclo del passo.
Esiste un solo tipo di plantare?
La risposta ovviamente è no. In generale, la grande distinzione viene fatta tra plantari su misura e plantari di serie (o solette). I primi vengono realizzati dopo attenta valutazione tecnica sulla base delle caratteristiche, necessità e patologie del paziente, mediante la rilevazione di impronte che possono essere ottenute in vari modi. Le più semplici solette invece, non sono specifiche per singolo paziente, presentando delle caratteristiche/correzioni standard.
Quindi, meglio un plantare su misura o delle semplici solette?
Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto una revisione sistematica e meta-analisi il cui obiettivo è stato quello di indagare le prove relative all’efficacia delle ortesi plantari e delle solette che assorbono gli urti per la prevenzione delle lesioni muscolo-scheletriche, selezionando studi clinici che valutassero questi aspetti.
Le conclusioni degli autori portano a sostenere che le ortesi plantari sono efficaci per prevenire lesioni gravi e fratture da stress, ma non lesioni ai tessuti molli, mentre le solette shock-absorbing non sono risultate efficaci per prevenire eventuali lesioni. Tuttavia, ulteriori studi aiuteranno l’accuratezza e la precisione delle stime della riduzione del rischio, poiché la qualità delle prove incluse variava notevolmente.
Bibliografia:
Daniel R. Bonanno, Karl B. Landorf, Shannon E. Munteanu, George S. Murley, Hylton B. Menz “Effectiveness of foot orthoses and shock-absorbing insoles for the prevention of injury: a systematic review and meta-analysis”– British journal of sports medicine 2017 Jan;51(2):86-96. doi: 10.1136/bjsports-2016-096671. Epub 2016 Dec 5.