caldo freddo

“Ho male: metto il caldo o il freddo?” Quante volte ci siamo posti questa domanda? Proviamo a fare chiarezza!

Il CALDO si utilizza nel dolore cronico articolare, se NON presenti segni di infiammazione acuta come gonfiore, calore, arrossamento. Per esempio, nelle forme di artrosi della colonna vertebrale (spondiloartrosi) o del ginocchio (gonartrosi), ma anche nelle tendiniti croniche.

In queste situazioni, infatti, il dolore cronico è associato ad una scarsa vascolarizzazione, rigidità (in particolar modo mattutina) e ipersensibilità al dolore, condizioni che migliorano con l’applicazione del calore. Tali forme si presentano o sono più dolorose soprattutto nella stagione fredda.

Il CALORE può essere utilizzato anche in caso di tensione muscolare legata a stress, ansia, mantenimento prolungato di posture fisse e affaticamento muscolare in generale. Il caldo produce vasodilatazione e di conseguenza rilassamento, riduzione del dolore percepito e il recupero della condizione fisiologica del muscolo.

Il FREDDO si utilizza invece nei traumi, soprattutto se presenti segni di infiammazione quali gonfiore, arrossamento e dolore. Ad esempio, una contusione o una distorsione di caviglia o di ginocchio.

Attenzione! Il GHIACCIO, quando sono presenti LESIONI della pelle (ferite), dei legamenti (distorsioni) o dei muscoli (stiramenti, strappi), può essere utile inizialmente per ridurre il dolore. Se la parte lesa viene eccessivamente raffreddata, tuttavia, viene rallentato il processo di guarigione.

Alcune problematiche circolatorie possono necessitare dell’applicazione alternata di CALDO e FREDDO. In caso di dubbio, consultate il vostro medico.

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